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Tappatori manuali per tappi in sughero

Tappatrici manuali in legno rispettivamente di fine ‘800 e primi ‘900 utilizzate per chiudere le bottiglie con il classico tappo in sughero. Alzando manualmente la leva si distingue l’alloggiamento (foro passante) di forma tronco-conica dove viene posizionato il tappo, ed una volta inserito si riabbassa la leva facendo pressione sino a farlo scivolare nel collo della bottiglia che viene così tappata.

Manual corkers for corks

Manual woodstoppers in the late 19th and early 20th century respectively used to close bottles with the classic cork stopper. Raising the lever manually distinguishes the housing (pass-through hole) of a truncated-conical shape where the cap is placed, and once inserted, the lever is lowered again by pressing until it slips into the neck of the bottle that is so capped. 

Tappatore elettrico per tappi a vite anni '60

Tappatrice a motore elettrico della “Capsulit Milano” anni ’60.

Alla bocca della bottiglia, che presenta una filettatura a spirale stampata direttamente nel vetro, viene posizionato manualmente il tappo in alluminio alimentare. Si mette la bottiglia con il suo tappo sotto la testina della tappatrice, si abbassa la leva e quest’ultima operazione fa roteare la testa tappante che ribatte, nel tappo, i filetti presenti nel vetro, creando una chiusura ermetica.

Electric capper for screw caps of the 60s

Electric motor capping of the "Capsulit Milano" of the 60s.

At the mouth of the bottle, which has a spiral thread printed directly into the glass, is manually positioned the aluminum plug food. The bottle must be with its cap under the cap of the capper, then low the lever and the latter operation rotates the capping head that folds, in the cap, the threads present in the glass, creating a hermetic closure.

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